Guadagnare con il tuo immobile: come impostare i prezzi su Booking e Airbnb

Per guadagnare con il tuo immobile, quando affitti la tua casa vacanze ai turisti, è importante impostare le giuste tariffe e prezzi prima di inserire il tuo immobile tra gli annunci degli affitti. Sarai tu a dover decidere che prezzo vuoi far pagare per il tuo alloggio. Per scegliere il prezzo giusto, il primo passaggio è cercare gli annunci simili al tuo nella stessa città o quartiere. Ricorda che il prezzo è uno dei fattori chiave che gli ospiti valutano quando devono scegliere tra gli annunci che appaiono nei risultati di ricerca. Proprio per questo, è importante impostare un prezzo competitivo per il proprio mercato e puntare alla trasparenza e chiarezza su eventuali costi aggiuntivi per ottenere il maggior numero di prenotazioni.

Qual è il prezzo giusto per guadagnare con il tuo immobile?

Sempre più turisti decidono di optare per la formula degli affitti brevi per i loro soggiorni. L’affitto breve, infatti, può consentire un importante risparmio e aiuta gli ospiti a sentirsi come se fossero a casa propria. Le relazioni tra l’host e chi cerca un alloggio (guest) avvengono sui portali online specializzati. Una volta scelta la struttura, la transazione della prenotazione avviene in tutto e per tutto online. Ma qual è il prezzo giusto da far pagare al proprio ospite? Nella maggior parte dei portali non vi è una tariffa standard perché è l’host a decidere il prezzo del proprio alloggio. Il costo totale pagato da un affittuario una volta effettuata la prenotazione, comprende il prezzo dell’annuncio, con l’aggiunta di eventuali tasse (Iva e altre imposte locali), oltre a commissioni come nel caso delle spese di pulizia, aggiunta di ospiti, cambio di valuta. Infine bisogna prevedere i costi di servizio richiesti dal sito specializzato stesso che si occupa di mettere in contatto host e guest.

Guadagnare con il tuo immobile su Airbnb e Booking

Airbnb, per gli appartamenti,  richiede all’host una commissione molto più bassa rispetto a quella di Booking (in genere equivale a quella della commissione delle carte di credito, quindi almeno 5 volte più bassa). Il costo relativamente basso è giustificato dal fatto che la piattaforma chiede anche al turista che cerca un alloggio una piccola commissione, suddividendo i costi tra Host e Guest.

Nel decidere quali prezzi applicare per i propri annunci, è molto importante prendere in considerazione le diverse commissioni sui portali e cominciare a gestire i prezzi in modo diverso a seconda di dove viene inserito l’annuncio. In virtù di questo, vale la pena ricordare una cosa: Booking è primo in termini di visibilità e numero di utenti (questo  perchè Booking accoglie le inserzioni anche di hotel e b&b), mentre Airbnb ha il primato sul numero di alloggi inseriti da privati e, di conseguenza, i prezzi tendono ad essere più bassi perché non si tratta di professionisti. Inoltre, tramite gli Smart Price, Airbnb guida l’host nella scelta della tariffa più adeguata tramite un confronto con gli altri alloggi che si trovano nella stessa zona o che hanno caratteristiche simili.

Le differenze di commissione tra Booking e Airbnb

Per ogni prenotazione ricevuta dall’host, una parte di quanto pagato dall’ospite va ovviamente alla piattaforma infofurmanner.de/. Airbnb, ad esempio, trattiene poco meno del 5% sull’importo complessivo. Viceversa Booking, privilegiando meccanismi di visibilità, può trattenere una percentuale che varia dal 15 al 30%. Su questo portale, infatti, è possibile aumentare il valore della commissione, migliorando il ranking dell’annuncio sui risultati di ricerca e rendendolo visibile da un numero maggiore di utenti.

Se stai pensando di mettere sul mercato un immobile con la formula dell’affitto breve e di guadagnare con Airbnb o Booking, affidati a MyBnb. Grazie alla nostra attività di gestione degli appartamenti turistici Napoli e provincia (Pozzuoli, Sorrento, Ischia, Positano) sarai in grado di guadagnare di più con la tua casa!